l bottone assume un ruolo di rilievo nel costume sardo, ed è vanto dell’artigianato sardo. Esso è concepito, oltre che per la sua funzione, anche come gioiello da utilizzare per impreziosire il costume sardo. Elemento di pregio, in oro o argento, è solitamente declinato in quattro forme: a forma sferica, con calotte sferiche schiacciate, con una calotta sferica e l’altra conica, e del tipo a piastra circolare (solitamente ricavato da una moneta). I bottoni sono diffusi con queste forme in tutta la Sardegna, fatta eccezione per il bottone con una calotta sferica e l’altra conica, che è invece diffuso nella sola zona del nuorese.
Per creare il bottone, vengono prima costruite separatamente le due calotte a base circolare (semisfere), che poi vengono saldate. Le parti semisferiche vengono ricavate tramite la curvatura di basi circolari tramite imbutitori. La procedura è leggermente diversa per la creazione del bottone con una delle due calotte conica: in questo caso, la forma conica viene impressa tramite un cilindro in ferro terminante a cono. Le lamine che subiscono il processo di imbutitura possono essere lisce, traforate con motivi floreali o geometrici, o in filigrana. Per nascondere la saldatura necessaria per l’unione delle due calotte, si utilizzano abitualmente delle decorazioni in lamina spessa.
PER CONOSCERE GLI ORAFI di MondoSardegna clicca quì